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Didattica

Comunità educante

Il soggetto operante nella scuola è una comunità educante formata dalle suore, dalle insegnanti religiose e laiche e da personale scelto dall’Istituto, riconoscendo in ciascuno un adulto che vive in modo consapevole il rapporto con la realtà a partire da un’esperienza umana e cristiana significativa.

Educare “è introdurre nella realtà totale”: questa è l’esperienza che la scuola si propone di attuare e che possiamo denominare “realismo pedagogico“. La scuola così intesa è quindi luogo dove il bambino cresce e viene coinvolto in prima persona nella realtà stessa. La scuola non è concepita quindi come un “laboratorio” in cui vengono proposte ai bambini delle “simulazioni di realtà”, ma come luogo di vita.

La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza. Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile.

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Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli. Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli. Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, ripetere con simulazioni e giochi di ruolo situazioni ed eventi con linguaggi diversi. Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura. Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.

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Progetto educativo

Il nostro Progetto Educativo si caratterizza per uno “sguardo” sul bambino per ciò che rappresenta in toto e non per ciò che sa fare, abbracciandolo in tutti gli aspetti della sua personalità. Uno sguardo che accoglie e che ama e che, per questo, fa crescere e accompagna verso il compimento di sé e la realizzazione della propria vocazione.

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Articolazione del ciclo scolastico e Sezioni

Il funzionamento della scuola avviene per sezioni, che rappresentano un contesto di rapporti stabili utili a favorire l’identità personale: le relazioni, il confronto nelle differenze e la solidarietà sono contenuto esplicito e concreto dell’educazione alla convivenza nelle dimensioni personale e comunitaria. Nella nostra scuola sono presenti due sezioni eterogenee per l’infanzia che accolgono i bambini dai 3 ai 5 anni e una sezione Primavera che accoglie i bambini dai 2 ai 3 anni in continuità con l’infanzia. All’interno della sezione, ogni singolo bambino è seguito individualmente secondo gli aspetti del carattere e delle conoscenze raggiunte. Le attività permettono a ciascuno di dare il meglio di sé, entrando in contatto con le proprie difficoltà e valorizzando le peculiarità. L’attività didattica e organizzativa si svolge seguendo una programmazione annuale pensata dal collegio docenti a cui partecipano tutte le insegnanti, facendo riferimento alle Indicazioni Nazionali attualmente in vigore.

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Continuità

Rispetto al rapporto scuola dell’infanzia/scuola primaria, le insegnanti realizzano progetti di continuità tra i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e quelli del primo anno della scuola primaria, privilegiando i rapporti interni tra i diversi ordini di scuola esistenti della Congregazione delle Figlie di N. S. della Neve.

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Scuola dell’Infanzia “N. S. della Neve” Fornaci

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